
Canto XVIII
poggiare teneramente il capo contro la spalla utopica
dell’ultima amica
rendere il suo viso come i volti
che ti hanno fatto bene
le sue labbra come le labbra che ti hanno veramente baciato
che hanno lasciato passare le parole necessariamente dure
i suoi occhi come gli occhi che ti hanno veramente guardato
che non hanno avuto paura di te
che hanno osato voltarti le spalle bruscamente
o soffermarti su vite diverse dalla tua
…
poggiare teneramente la testa contro il petto utopico
dell’ultima amica
modellare i suoi seni con il peso delle foglie di antichi alberi bronchiali
ascoltare senza angoscia il suo respiro caduco
poggiare teneramente il capo sul cuore utopico
dell’ultima amica
ascoltarlo che batte al ritmo delle sue parole
bambina nuotavo il più lontano possibile dalla riva
e dal largo osservavo
le donne della duna invecchiare
invecchiare e diventare sabbia
(Il solo…
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